domenica 4 maggio 2014

PER RISPETTARE LA SANTA CHIESA ORTODOSSA



Tratto dalla pagina Faceboock dell’amico Josif


Scrisse s. Giovanni Damasceno: "Noi non cambiamo i confini che i nostri padri hanno posto, ma conserviamo la tradizione come noi l'abbiamo ricevuta."

PER RISPETTARE LA SANTA CHIESA ORTODOSSA

di p. Cirillo

[…] È il fatto che la Chiesa Ortodossa non si lascia manipolare o influenzare. La Chiesa non ha da adattarsi a delle "novità" che domani si riveleranno scadute e saranno rimpiazzate da altre, né a riformarsi, quando siamo noi a dover essere riformati da essa, né a conformarsi allo spirito del mondo, né a consultarlo, quando lo spirito del mondo non è altro se non l'emanazione delle tenebre traviate. Essa non ha da subire i condizionamenti e le seduzioni filosofiche, politiche, scientifiche di questo mondo destinato a scomparire come l'erba dei campi. Essa che i Padri dicono superiore alla prima Creazione, non ha da aprirsi al mondo; ma chiunque vi entri deve lasciare questo mondo ed il suo principe alla porta, se essi rifiutano di entrarvi attraverso la penitenza e la mortificazione dell'impudicizia, della cupidigia e della superbia... Prendete l'esempio della cosiddetta "giustizia sociale" elargita sulla terra: resterà un'illusione finché l'uomo non avrà trovato Dio nel suo cuore. Ogni altro atteggiamento è l'inizio della decomposizione. Padre Cirillo riprese dopo alcuni istanti: - Ci viene rimproverato un eccessivo rigore, un rifiuto di adattamento. Ma a che cosa porta l'alleggerimento delle Quaresime? Alla loro totale scomparsa. A che cosa l'accorciamento delle preghiere? Al loro rimpiazzo con delle ufficiature sacrileghe. A che cosa il conformarsi al secolo? Allo spopolarsi delle Chiese e alla caduta delle vocazioni. Più le Chiese dell'Occidente si ingegnano a inventare dei metodi nuovi per attirare la gioventù, più questa perde la fede! La missione della Chiesa è trasmettere la fede degli antenati e dei Padri Teofori, una fede integra e pura. Anche se ciò un giorno potrà dispiacere ai potenti e suscitare delle persecuzioni tali che quelle dell'Impero Romano non sono nulla al confronto. L'Ortodossia è precisamente la fedeltà alla Tradizione, una tradizione più limpida del cristallo, sigillata da Dio, non soggetta a varianti; essa ha il senso di una continuità perfetta, senza diminuzioni né aggiunta di una sola parola, di una sola lettera. San Giovanni Damasceno il Sublime ha detto: "Noi non cambiamo i confini che i nostri padri hanno posto, ma conserviamo la tradizione come noi l'abbiamo ricevuta." E San Marco di Efeso il Divino: "Nessuna concessione è permessa quando si tratta della nostra fede." Così conserviamo nei vasi di argilla della nostra indegnità il deposito intatto e inalterato.

* dalla “Conversazione con p. Cirillo” (mn. aghiorita) - nella foto: un eremita al Monte Athos (Grecia)








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