lunedì 26 maggio 2014

GIORNATA DI PELLEGRINAGGIO NELLE PARROCCHIE DI SAN NICOLA IN LECCE E BARI

Il magnifico coro composto da Mihajl, Lilia, Lidiya e Anatolj

Padre Arsenio concelebrante con Padre Atanasio


Mihajl, apprezzato corista



Padre Arsenio ci ha presentato il volume "Puglia Bizantina"




Foto di gruppo dei fedeli della parrocchia di Cosenza e di Schiavonea

Foto di gruppo dei fedeli della parrocchia di Cosenza e di Schiavonea
Foto di gruppo dei fedeli della parrocchia di Cosenza e di Schiavonea

Foto di gruppo dei fedeli della parrocchia di Cosenza e di Schiavonea e...........con la omnipresenza dei due più grandi....piccolissimi fedeli!

Foto di gruppo dei fedeli della parrocchia di Cosenza e di Schiavonea

Foto di gruppo dei fedeli della parrocchia di Cosenza e di Schiavonea
Foto di gruppo dei fedeli della parrocchia di Cosenza e di Schiavonea

Foto di gruppo dei fedeli della parrocchia di Cosenza e di Schiavonea

Foto di gruppo dei fedeli della parrocchia di Cosenza e di Schiavonea

Molieben per salute dei presenti,nella Cripta di San Nicola di Bari





Altare Maggiore della Basilica di San Nicola

Particolare del soffitto della Basilica

Particolare del soffitto della Basilica

mercoledì 21 maggio 2014

LA PARROCCHIA ORTODOSSA DEL PATRIARCATO DI COSTANTINOPOLI E GLI SVILUPPI AD OGGI

Personalmente, io mi diverto a costruire, e mi riferisco a tutti i generi di costruzioni, però quando si tratta di costruire Chiese o ikonostasi per esse, ci prendo un gusto sfrenato per raggiungere lo scopo e vederne gli esiti finali. Ahime, come in tutte le cose della vita, c'è chi costruisce e chi distrugge..........! Tutte le costruzioni possono essere fatte con opere e azioni materiali, ma soprattutto con opere e parole morali. Purtroppo non è sempre cosi...! Mentre uno si danna l'anima per costruire c'è sempre l'altro che si danna per distruggere!
Dicevo in un blog: " La lingua non ha osso e pure rompe le ossa" ! Beh è una santa verità! Se per costruire in maniera materiale, con sudore, fatica, occorrono sacrifici e  soldi.......altri con le sole parole riescono a distruggere. Questa è La chiesa che sto costruendo, sotto il Patriarcato  Ecumenico Ortodosso di Costantinopoli, ma nello stile delle Chiese Ortodosse Russe, che personalmente mi piacciono tanto. Questo è solo l'aspetto esteriore, che conta per la grazia degli occhi, ma......qui in questa parrocchia si fà l'ortodossia vera.!!!!



Tavolo per la Panichida

Varie fasi dei lavori

Varie fasi dei lavori
Varie fasi dei lavori

Varie fasi dei lavori

Varie fasi dei lavori

sabato 17 maggio 2014

ICONOSTASI DELLA PARROCCHIA ORTODOSSA PRESSO L'UNIVERSITA'- STATO DEI LAVORI

Questi gli sviluppi dei lavori, per la realizzazione dell'iconostasi, nella Parrocchia Ortodossa sita presso l'Università di Arcavata di Rende. Occorre ancora tanto lavoro per il completamento, ma sopprattutto ancora fondi, e tanta generosità da parte dei fedeli e di quanti viogliano contribuire alla realizzazione.
Iconostasi con le prime rifiniture
Decori pronti per essere montati
Decori molto belli e grandi realizzati con macchina da traforo (seghetto alternativo) e lavorazione con fresa dremel

Decori molto belli e grandi realizzati con macchina da traforo (seghetto alternativo) e lavorazione con fresa dremel.
Arco grande realizzato con 45 pezzi da 8 centimetri con inclinazioneda 1,5° per lato e complessivamente 3°e 1" per completare un arco da 180° e diametro 232 centimetri, aritmetica e geometria rispolverata e messa in campo egregiamente

Ralizzazione   dell'arco piccolo che consta di 30 pezzi da 5 centimetri con una inclinazione di 3° per lato per poter formare un arco da 180°di 92 centimetri di diametro.

Le belle icone  quasi pronte

domenica 4 maggio 2014

PER RISPETTARE LA SANTA CHIESA ORTODOSSA



Tratto dalla pagina Faceboock dell’amico Josif


Scrisse s. Giovanni Damasceno: "Noi non cambiamo i confini che i nostri padri hanno posto, ma conserviamo la tradizione come noi l'abbiamo ricevuta."

PER RISPETTARE LA SANTA CHIESA ORTODOSSA

di p. Cirillo

[…] È il fatto che la Chiesa Ortodossa non si lascia manipolare o influenzare. La Chiesa non ha da adattarsi a delle "novità" che domani si riveleranno scadute e saranno rimpiazzate da altre, né a riformarsi, quando siamo noi a dover essere riformati da essa, né a conformarsi allo spirito del mondo, né a consultarlo, quando lo spirito del mondo non è altro se non l'emanazione delle tenebre traviate. Essa non ha da subire i condizionamenti e le seduzioni filosofiche, politiche, scientifiche di questo mondo destinato a scomparire come l'erba dei campi. Essa che i Padri dicono superiore alla prima Creazione, non ha da aprirsi al mondo; ma chiunque vi entri deve lasciare questo mondo ed il suo principe alla porta, se essi rifiutano di entrarvi attraverso la penitenza e la mortificazione dell'impudicizia, della cupidigia e della superbia... Prendete l'esempio della cosiddetta "giustizia sociale" elargita sulla terra: resterà un'illusione finché l'uomo non avrà trovato Dio nel suo cuore. Ogni altro atteggiamento è l'inizio della decomposizione. Padre Cirillo riprese dopo alcuni istanti: - Ci viene rimproverato un eccessivo rigore, un rifiuto di adattamento. Ma a che cosa porta l'alleggerimento delle Quaresime? Alla loro totale scomparsa. A che cosa l'accorciamento delle preghiere? Al loro rimpiazzo con delle ufficiature sacrileghe. A che cosa il conformarsi al secolo? Allo spopolarsi delle Chiese e alla caduta delle vocazioni. Più le Chiese dell'Occidente si ingegnano a inventare dei metodi nuovi per attirare la gioventù, più questa perde la fede! La missione della Chiesa è trasmettere la fede degli antenati e dei Padri Teofori, una fede integra e pura. Anche se ciò un giorno potrà dispiacere ai potenti e suscitare delle persecuzioni tali che quelle dell'Impero Romano non sono nulla al confronto. L'Ortodossia è precisamente la fedeltà alla Tradizione, una tradizione più limpida del cristallo, sigillata da Dio, non soggetta a varianti; essa ha il senso di una continuità perfetta, senza diminuzioni né aggiunta di una sola parola, di una sola lettera. San Giovanni Damasceno il Sublime ha detto: "Noi non cambiamo i confini che i nostri padri hanno posto, ma conserviamo la tradizione come noi l'abbiamo ricevuta." E San Marco di Efeso il Divino: "Nessuna concessione è permessa quando si tratta della nostra fede." Così conserviamo nei vasi di argilla della nostra indegnità il deposito intatto e inalterato.

* dalla “Conversazione con p. Cirillo” (mn. aghiorita) - nella foto: un eremita al Monte Athos (Grecia)