Tratto dalla pagina Faceboock dell’amico Josif
Scrisse s.
Giovanni Damasceno: "Noi non cambiamo i confini che i nostri padri hanno
posto, ma conserviamo la tradizione come noi l'abbiamo ricevuta."
PER
RISPETTARE LA SANTA CHIESA ORTODOSSA
di p.
Cirillo
[…] È il
fatto che la Chiesa Ortodossa non si lascia manipolare o influenzare. La Chiesa
non ha da adattarsi a delle "novità" che domani si riveleranno
scadute e saranno rimpiazzate da altre, né a riformarsi, quando siamo noi a
dover essere riformati da essa, né a conformarsi allo spirito del mondo, né a
consultarlo, quando lo spirito del mondo non è altro se non l'emanazione delle
tenebre traviate. Essa non ha da subire i condizionamenti e le seduzioni
filosofiche, politiche, scientifiche di questo mondo destinato a scomparire
come l'erba dei campi. Essa che i Padri dicono superiore alla prima Creazione,
non ha da aprirsi al mondo; ma chiunque vi entri deve lasciare questo mondo ed
il suo principe alla porta, se essi rifiutano di entrarvi attraverso la
penitenza e la mortificazione dell'impudicizia, della cupidigia e della
superbia... Prendete l'esempio della cosiddetta "giustizia sociale"
elargita sulla terra: resterà un'illusione finché l'uomo non avrà trovato Dio
nel suo cuore. Ogni altro atteggiamento è l'inizio della decomposizione. Padre
Cirillo riprese dopo alcuni istanti: - Ci viene rimproverato un eccessivo
rigore, un rifiuto di adattamento. Ma a che cosa porta l'alleggerimento delle
Quaresime? Alla loro totale scomparsa. A che cosa l'accorciamento delle
preghiere? Al loro rimpiazzo con delle ufficiature sacrileghe. A che cosa il
conformarsi al secolo? Allo spopolarsi delle Chiese e alla caduta delle
vocazioni. Più le Chiese dell'Occidente si ingegnano a inventare dei metodi
nuovi per attirare la gioventù, più questa perde la fede! La missione della
Chiesa è trasmettere la fede degli antenati e dei Padri Teofori, una fede
integra e pura. Anche se ciò un giorno potrà dispiacere ai potenti e suscitare
delle persecuzioni tali che quelle dell'Impero Romano non sono nulla al
confronto. L'Ortodossia è precisamente la fedeltà alla Tradizione, una
tradizione più limpida del cristallo, sigillata da Dio, non soggetta a
varianti; essa ha il senso di una continuità perfetta, senza diminuzioni né
aggiunta di una sola parola, di una sola lettera. San Giovanni Damasceno il Sublime
ha detto: "Noi non cambiamo i confini che i nostri padri hanno posto, ma
conserviamo la tradizione come noi l'abbiamo ricevuta." E San Marco di
Efeso il Divino: "Nessuna concessione è permessa quando si tratta della
nostra fede." Così conserviamo nei vasi di argilla della nostra indegnità
il deposito intatto e inalterato.
* dalla
“Conversazione con p. Cirillo” (mn. aghiorita) - nella foto: un eremita al
Monte Athos (Grecia)